Oggi, per noia, ho aperto un volume di mille e passa pagine con la seconda parte delle opere complete di Natalia Ginzburg.
Ricordavo che mi piaceva molto, credevo esclusivamente per il suo stile asciutto. Invece, nel leggere alcune sue pagine, ho trovato in lei dei tratti comuni con il mio carattere: l’indolenza, la malinconia, l’insicurezza…
Vi lascio con alcune sue righe, quelle che posto sembrano riferirsi a temi di attualità, sono state pubblicate in realtà nell’aprile del 1969:
“[…]E anche quelli di noi che non credono sia così, pure una simile idea la respirano, la subiscono e la patiscono, essendo un’idea sottilmente contagiosa e la nostra presente società umana è stranamente soggetta ai contagi, le idee vere e le idee false si diffondono e si confondono sopra di noi come le nuvole, mescolandosi a incubi e spettri collettivi per cui non sappiamo più distinguere il falso dal vero.”
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